Diventare vegani: PERCHÉ versus COME

Sembra essere piuttosto naturale per i sostenitori del veganismo parlare con le persone soprattutto delle ragioni per le quali diventare vegani. Nei propri materiali di divulgazione, le organizzazioni vegane dedicano molto tempo e spazio agli argomenti e alla teoria a favore del veganismo (principalmente di natura filosofica, ma con anche alcune informazioni relative all’ambiente e alla salute). Troppo spesso il “come” viene preso in considerazione solo in un secondo momento. Il messaggio che passa è: questo è il perché, ora sta a te capirlo.

how to go vegan
Questa è, chiaramente, una semplificazione e ci sono molte organizzazioni che forniscono alle persone una buona spiegazione su come applicare l’idea vegana nella loro vita, e quindi, smettere di consumare prodotti di origine animale, diventando vegani. Tuttavia, sono convinto che, nella nostra divulgazione, il “come” meriti più attenzione di quella che sta ricevendo.

Molte persone non vegane ormai sanno quali siano le ragioni per le quali dovrebbero mangiare meno o non mangiare prodotti di origine animale. Spesso sento persone vegane dire cose del tipo “oh, se tutti sapessero, il mondo diventerebbe vegano in un batter d’occhio.” Oppure, l’interminabile corrente del “Se i mattatoi avessero pareti di vetro”.

Non credo che il motivo principale che impedisce alle persone di diventare vegane sia la mancanza di informazione o di comprensione delle problematiche derivanti dai prodotti di origine animale. Dobbiamo certamente continuare a promuovere quella che definiamo consapevolezza. Tuttavia, credo che la parte principale del problema sia rappresentata dal fatto che le persone non abbiano idea di come farlo e che per loro non sia ancora sufficientemente facile farlo. Inoltre, le indagini condotte su ex vegani hanno dimostrato come essi non avessero sufficienti nozioni di nutrizione vegana.

Una delle ragioni per le quali non siamo sufficientemente focalizzati sul “come” è il fatto che molti vegani pensino che, al giorno d’oggi, diventare vegani sia sufficientemente facile. Questo è un errore che può essere attribuito all’insufficiente capacità di fare propria la prospettiva del nostro pubblico target. Le persone mancano di capacità culinarie, conoscenza del prodotto, informazioni nutrizionali, etc. Queste sono le informazioni che stanno principalmente cercando. Chiedi a qualsiasi webmaster di un sito vegano quali sono le pagine maggiormente visitate, e ti dirà che si tratta della sezione ricette (qualora il sito abbia una sezione apposita, chiaramente). Durante gli anni del mio lavoro per un’organizzazione, ho sempre sperimentato che i nostri materiali pratici, per esempio mappe di città, liste di ristoranti veg-friendly e ricettari riscuotono maggior interesse delle pubblicazioni sul “perché”. Così, nelle edizioni successive di uno dei nostri booklet abbiamo inserito prima le ricette e solo in seguito abbiamo parlato del perché. Questo può anche evitare di dare l’impressione che stiamo cercando di convincere le persone.

Un’ulteriore ragione per la quale ci concentriamo sugli argomenti a favore del veganismo piuttosto che sul “come fare” è che il movimento vuole che le persone non facciano solo la cosa giusta (essere vegane), ma che facciano la cosa giusta per la giusta ragione (per gli animali). Come gli abituali lettori di questo blog sapranno, non credo che dovremmo pretendere che tutto questo accada fin da subito; infatti, il cambiamento di mentalità può seguire il cambiamento comportamentale.

Infine, un’altra ragione per cui alcuni sostenitori non prendono sufficientemente in considerazione il “come” è semplicemente che, secondo loro, il “come” non è una questione importante: lo si fa semplicemente, qui ed ora, procedere per gradi e con strategie non è ammesso. Ritengo che questo sia un errore; la cosa migliore che possiamo fare è offrire alle persone programmi, strutture e piani per un cambiamento step by step. Questo è il modo in cui avviene di solito un cambiamento.

Quindi, per seguire il mio consiglio: come puoi concentrarti di più sul “come”?
Qui alcune idee:

– controlla che i tuoi materiali e la tua comunicazione contengano informazioni sul “come”: dedichi sufficiente tempo e spazio a ricette, informazioni nutrizionali, informazioni sul prodotto?
– se già fornisci queste informazioni, accertati che esse occupino una parte predominante sul tuo sito web e nei tuoi materiali.
– la tua organizzazione offre corsi di cucina o fornisce informazioni su dove trovarli?
– proporre sfide o impegni vegan temporanei (generalmente di 21 o 30 giorni) è un modo eccezionale per dare alle persone informazioni su base giornaliera.
– nelle conversazioni a quattr’occhi, prova a concentrarti sul “come”: informa le persone sugli step pratici che possono intraprendere piuttosto che appesantirli con gli argomenti. Invita le persone non solo a leggere un libro o una brochure sui problemi legati ai prodotti di origine animale, ma anche ad andare a fare la spesa e a cucinare assieme.

Hai altre idee su come concentrarsi sul “come”? Fammi sapere!

Traduzione di Francesca Zeni

Dieci consigli di comunicazione per vegani, nuovi e non

È importante difendere quello in cui crediamo. Coinvolgere altre persone cosicché seguano il nostro esempio ha un grande valore. Talvolta, tuttavia, rischiamo di farlo in maniera *troppo* appassionata. Specialmente i nuovi vegani tendono a sostenere il 24/7, spesso con modi che non sono completamente producenti. Qui di seguito alcuni consigli non solo per evitare quella che viene talvolta definita “nuova veganite”, ma anche per sostenere la filosofia vegana in maniera corretta fin dall’inizio!

1. Sii aperto mentalmente
Hai smesso di mangiare prodotti di origine animale, ma, per favore, non smettere di pensare. Il nostro movimento non è ancora riuscito a comprendere tutto. Possiamo ancora migliorare, approfondire la nostra conoscenza, diventare più saggi ed efficaci. Tieni presente che essere vegani non è il punto di arrivo, ma che puoi e dovresti crescere ed evolvere ancora e che lo farai.

2. Non permettere alle tue emozioni di accecarti
Lo capisco: hai scoperto la verità su quello che accade agli animali, hai smesso di mangiare prodotti di origine animale e sei piuttosto arrabbiato che un tale abuso continui. Come mai gli altri non smettono di fare quello che tu hai smesso di fare? Se ti spazientisci con loro, cerca di renderti conto che la tua transizione non è avvenuta da un giorno all’altro: quello che ti ha finalmente spinto a diventare vegano è stato probabilmente l’ultimo fatto o l’ultima informazione di tutta una lunga serie nel corso di molti anni.

vegan advocacy

3. Sii modesto
Hai appena abbracciato questa filosofia di vita. Sebbene non sia scontato che i vegani da più lungo tempo siano diventati migliori e più saggi, essi hanno accumulato maggior esperienza nel rapportarsi e nel parlare alle persone della tematica in un mondo che vegano non è. Forse sono diventati più delicati e moderati. Ma non li giudicare: questo non li rende dei traditori.

4. Ricorda che il veganismo non è un fine in se stesso
Essere vegani significa ridurre la sofferenza. Tieni sempre a mente questo obiettivo di fondo. Giudica quello che fai non secondo la domanda “è vegano?” ma “questo diminuisce la sofferenza?”

5. Cerca persone che la pensano come te…
Far parte di una community vegana online oppure offline può aiutare moltissimo, soprattutto all’inizio. Cerca supporto dagli altri, cerca risposte alle tue domande, e rilassati in presenza di persone che non devi convincere di nulla o con le quali non devi difendere il tuo stile di vita.

6. … Ma esci anche dalla bolla
Sebbene far parte di una community vegana possa aiutare, si corre il pericolo di ritrovarsi in un circolo chiuso. Continua a parlare con persone che non sono arrivate al punto in cui ti trovi tu. Non semplicemente per influenzarle, ma per capirle e imparare da loro.

7. Non esagerare con le argomentazioni vegane
Ad alcuni sostenitori piace dire agli altri che il veganismo risolverà tutti i problemi del mondo. Non crederci. Da molti punti di vista, è certamente una grande cosa da fare, ma non è una panacea. L’esagerazione non aiuterà la nostra causa e renderà più scettica la persona più ingenua.

8. Non cercare di essere perfetto
Se sei vegano per il 99%, sei vegano (per lo meno, ai miei occhi). Puoi ambire al 100 o persino al 110%, ma c’è solo un piccolo beneficio extra (e potrebbe anche essere controproducente). Non ti sentire in colpa se non raggiungi il 100%. Se invece ce la fai, non disdegnare chi non ce la fa.

9. Concentrati sul cibo
Argomenti e discussioni hanno un limite. Specialmente gli argomenti morali possono causare molta resistenza. Il cibo rappresenta una via eccezionale per influenzare gli altri senza farli sentire minacciati. Porta le persone a un ristorante, cucina per loro, dai loro degli assaggi… Ambisci a far vivere loro importanti esperienze gastronomiche e tutto il resto sarà molto più facile.

10. Sii amichevole e positivo
Rabbia, frustrazione e impazienza non faranno altro che alienare e allontanare le persone. Sii una persona carina e facile da avvicinare. È meglio per te come anche per loro. Credi nelle persone, nel fatto che la maggior parte di loro ci tengano. E abbi un po’ di fede che tutti sono capaci di vedere la luce.

Traduzione di Francesca Zeni