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Immagina ti chiedessi di crearti un profilo per un sito di incontri online e immagina che ti dicessi che puoi usare solo una parola per descrivere ciò che cerchi in un partner. Quale qualità vorresti avere a tutti i costi?
La mia sarebbe l’apertura mentale. È la qualità che garantisce che in qualsiasi circostanza si possa parlare e avere una buona conversazione, la qualità che aiuta a garantire l’empatia perché indica che si è aperti a sentire qualsiasi punto di vista e a considerare qualsiasi cosa. In breve, è la qualità che garantisce la crescita.
Il contrario di essere aperti di mente è essere dogmatici. In pratica, essere dogmatici è l’attitudine di non mettere in discussione le cose. Una persona dogmatica non lo è necessariamente sotto tutti gli aspetti e su qualunque argomento, ma su alcuni temi specifici.
Se sei un vegano oggi, ci sono grosse probabilità che, come me, tu abbia passato una significativa porzione della tua vita accettando certi dogmi riguardo al consumo di prodotti animali. Eri in una scatola, chiamiamola la scatola del carnismo (un termine di Melanie Joy).
Stare dentro la scatola del carnismo ed essere soggetto all’ideologia del carnismo ha fatto sì che accettassi dogmi di ogni tipo, come l’idea che mangiare prodotti animali sia naturale, normale e necessario.
Poi, se sei come me, dopo un po’ la luce si è accesa. Hai sollevato il coperchio della scatola e ne sei saltato fuori vegano (forse vegetariano all’inizio, ma non importa).
Il fatto è che mi sono accorto – solo dopo diversi anni da vegano – che in un certo senso ero finito in un’altra scatola: la scatola vegana.
Proprio come avevo accettato in modo dogmatico ogni tipo di credenza prima, ora stavo facendo lo stesso. Pensavo al veganismo nell’unico modo permesso: onorando la definizione decennale. Facevo notare che non appena uno faceva un’eccezione, non era vegano, ripetevo il mantra eterno che quello che conta non è il benessere animale, ma i diritti (e usavo “benessere” come se fosse una parolaccia – ma come è successo?) e così via…
Così, un paio d’anni fa, sono uscito in gran parte da quella scatola e ho cominciato ancora una volta a mettere in discussione le cose. Credo di stare per la gran parte arrivando alle stesse conclusioni di quando ero nella scatola, ma c’è una differenza. È il semplice atto di fare domande ad essere importante, fare domande ci proteggerà dal fondamentalismo, manterrà aperta la nostra mente, ci terrà lontani dal dogmatismo. Il dogmatismo è quello che ci impedisce di migliorare.
E il bisogno di fare domande, di riflettere, di essere consapevoli non ha una fine. È possibile che io mi ritrovi ancora una volta in una scatola. Potrebbe essere chiamata… la scatola dell’apertura mentale, la scatola anti-dogmatica, la scatola pragmatica. Siamo in grado di creare scatole e ideologie a partire da qualsiasi cosa.
Una scatola è meglio di un’altra, ma meglio ancora è non essere in alcuna scatola e mantenere libero il nostro pensiero.
Puoi dare un’occhiata alla presentazione su apertura mentale, razionalità, empatia e positività che ho fatto di recente alla Conferenza Internazionale per i Diritti Animali a Lussemburgo.
Vedi anche: 10 questioni vegane su cui ho recentemente cambiato idea.
Traduzione di Eugenia Albano