La liberazione animale è forse la sfida più grande e più impegnativa che gli esseri umani abbiano mai affrontato. La posta è alta, le bistecche sono su ogni tavola e la montagna di lavoro ancora da fare sembra insormontabile. Eppure sono sicuro che vinceremo.
Ho appena partecipato alla conferenza sui diritti animali di Los Angeles. Una delle funzioni di questo tipo di conferenza – a parte scambiarsi informazioni, condividere le pratiche migliori e passare del tempo con persone simili a noi – è quella di ritrovare la motivazione, ricaricare le batterie e tornare a casa con più energia. Per questo, a queste conferenze ci sono ovviamente un bel po’ di discorsi motivazionali, applausi e festeggiamenti (che rischiano di essere un po’ troppo da sopportare per le nostre orecchie, in particolare per un Europeo in un mare di Americani).
Dopo tutto l’esultare e l’ascoltare buone notizie, lasciare la conferenza e tornare nel mondo reale è come una doccia fredda. Nei confronti degli animali vediamo ovunque crudeltà, o per lo meno indifferenza.
Tuttavia, sono d’accordo con il punto di vista espresso da molti relatori alla conferenza: stiamo arrivando a un punto di svolta e, per la prima volta, ancora a distanza ma sempre più vicina, possiamo vedere la fine del tunnel.
Permettimi di enumerare alcune ragioni per le quali sono convinto che vinceremo. Alcune ragioni sono vecchie, altre sono più nuove.
Non ci arrendiamo.
L’impegno degli attivisti vegani per i diritti animali è impressionante, non siamo di certo un gruppo che sta per gettare la spugna. La compassione per gli animali e l’orrore che proviamo nel vederli soffrire fa andare avanti questo movimento. Sono certo che agli occhi degli altri potremmo sembrare a volte una manica di pazzi fanatici, ma basta uno sguardo a un’immagine o un video di creature che soffrono intensamente per mano umana, per rendersi conto che il nostro obiettivo è tutt’altro che fanatico.
Siamo più orientati ai risultati
Negli ultimi anni (grazie a persone come Nick Cooney, Faunalytics, l’influsso del movimento di Altruismo Efficace, Animal Charity Evaluators, e altre persone e fattori), abbiamo cominciato a fare attenzione ai risultati – e a misurarli – invece che essere semplicemente soddisfatti di “fare qualcosa”. Stiamo facendo attenzione al rapporto tra input e output e ai ritorni sull’investimento. E quando alcuni di noi scelgono di dare priorità ai grandi numeri (come quelli degli animali d’allevamento), piuttosto che ai piccoli numeri (come gli animali nei circhi), è perché sappiamo che quei grandi numeri sono solo un gruppo più grande di individui che soffrono.
Ci siamo professionalizzati
I giorni in cui questo movimento era un’accozzaglia di manifestanti che strillavano rabbiosamente slogan ai passanti o nei negozi, sono alle nostre spalle (anche se forse non del tutto). Siamo al tavolo di aziende e governi, assumiamo professionisti di grande talento, produciamo materiali video e stampa di alta qualità e abbiamo degli obiettivi misurabili.
Professionale è il nuovo radicale.
La tecnologia può essere nostra alleata.
La tecnologia può essere utilizzata per il bene o per il male. È stata usata per rendere più efficiente – e molto più crudele – allevare animali per il cibo, ma oggi possiamo vedere la nascita di tecnologie nuove e molto promettenti. Oltre a utilizzare la tecnologia per dare alternative alla carne che non siano il tofu (per esempio Beyond Meat, Gardein, Impossible Foods), c’è ovviamente la promessa della carne di laboratorio (o carne pulita, clean meat) per creare carne che sia indistinguibile da quella “vera”. Immaginate che rivoluzione sarebbe!
Si possono fare soldi salvando animali
Che ci piaccia o no, il veganismo ha un lato positivo completamente nuovo: fare soldi. Alcuni imprenditori si sono accorti che è impossibile portare avanti il sistema corrente di prodotti animali e si stanno accorgendo che c’è sia merito che profitto nello sviluppo di alternative. Solo negli ultimi anni, gli investitori hanno messo letteralmente centinaia di milioni di dollari nel business dei sostituti della carne (e altri prodotti). È una cosa mai vista prima.
Grazie a questi e altri molti fattori e motivi, vinceremo. E quando vinceremo – tra chissà quanti decenni – questa vittoria sarà per tutti. Sarà una vittoria per gli animali e per il nostro pianeta. Sarà una vittoria per noi, le persone che stanno portando avanti questa battaglia, e sarà una vittoria anche per quelli che temono che ci perderanno qualcosa.
Fino ad allora, abbiamo del lavoro da fare.
Voglio citare uno dei relatori: È arrivato il nostro momento. Siate gentili. Siate compassionevoli. Siate positivi. E impegniamoci insieme.
Traduzione di Eugenia Albano